La Moxibustione o semplicemente Moxa appartiene alle antiche tecniche complementari della Medicina Tradizionale Cinese, caratterizzata dall’ applicazione di calore su specifici punti  o zone del corpo.

Le proprietà benefiche del calore sono note fin dall’antichità per il suo effetto calmante e rilassante: le società primitive sperimentarono, prima, i benefici generati dal calore del sole e poi, con la scoperta del fuoco, il benessere generato dall’applicazione del calore per attenuare dolori o fastidi.

Il termine Moxa deriva dalle parole giapponesi Moe e Kusa la cui traduzione è “erba che brucia”

Il riscaldamento cutaneo, e di riflesso nelle strutture sottostanti e interne, è generato dalla combustione di specifici sigari o coni, composti da un materiale lanuginoso derivante dalle foglie essiccate di una pianta chiamata artemisia (Artemisia vulgaris). L’artemisia produce, quando è accesa, un calore da 500° a 600° e uno spettro infrarosso.

È particolarmente indicata a chi soffre di problematiche da riferirsi al freddo o all’umidità.

La moxa è applicata anche in ambito sportivo: il riscaldamento e la conseguente tonificazione di specifici punti, prima di un’attività sportiva, permettono il miglioramento delle prestazioni.

Nelle persone comuni e negli anziani alcuni punti, tonificati frequentemente, aiutano a mantenersi in forma e in salute.